Nell'atto di ascoltare un mito e riviverlo attraverso i simboli con cui esso è costruito (la terra, la caverna, il tempo, il centro, la creazione, la morte, ecc.) abbiamo la possibilità di ricollegarci agli elementi più antichi e sacri dell’esistenza umana. Questo porta al superamento della situazione storica, della quotidianità e ci aiuta a prendere coscienza di come siamo culturalmente condizionati a vivere la realtà che viviamo come l’unica realtà possibile. Questa falsa identificazione con ciò che è contingente viene definita dai saggi di ogni tempo come lo stato di “ignoranza” dell’essere umano. Ma non pensiamo che questo stato riguardi solo l’uomo dell’epoca attuale, sin dall'antichità infatti i saggi si sono lamentati della facilità con cui gli uomini cadono vittima di quest’inganno. Cosa fare? Leggere i miti, provare a identificarsi con essi, riviverli attraverso le rappresentazioni teatrali e l’arte, farli riemergere dalla nostra psiche con il sogno. Tutto questo ci aiuta a superare l’ottusa sensazione di sufficienza che pensiamo di aver conquistato conformandoci alla realtà apparente.
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